“Il concetto che riunisce tutti i punti è quello dell’autonomia: la libertà di movimento, la crescita personale e l’autodeterminazione, l’autonomia economica attraverso il lavoro.”
Il Tavolo delle Donne Rom nasce dalla partecipazione di un gruppo di donne a diversi progetti di Arci Solidarietà: “Parla con Lei”, sportello di mediazione sociale e orientamento rivolto alle donne; “Donne al volante”, un percorso di supporto al conseguimento della patente di guida; “7 donne rom”, libro che racconta l’esperienza di alcune donne che hanno partecipato al progetto O.R.M.E., sull’orientamento al lavoro del mediatore culturale.
Le donne iniziano quindi a riunirsi. Da subito si sente forte l’esigenza di far emergere le criticità, non solo relative alle tematiche di integrazione delle popolazioni rom ma anche al ruolo della donna all’interno della comunità stessa.
Dal Tavolo scaturiscono diverse esperienze: il bilancio di competenze – collettivo e individuale – la partecipazione a corsi di italiano per stranieri, i tirocini professionalizzanti; ogni donna trova in quel luogo il suo personale modo di intraprendere un percorso di emancipazione.
Il concetto che riunisce tutti i punti è quello dell’autonomia: la libertà di movimento, la crescita personale e l’autodeterminazione, l’autonomia economica attraverso il lavoro.
E quando si parla di inserimento nel mondo del lavoro, le donne del tavolo decidono di affrontare una sfida, trasformando in lavoro una competenza che le accomuna: l’abilità in cucina.
Le donne si autorganizzano, scrivono e approvano il “Regolamento del Tavolo delle Donne Rom”, progettano un blog sulla cultura e le ricette rom, si dividono i compiti e decidono che il primo passo da fare è organizzare un evento di lancio; per una sola volta, invece di uscire dal campo, vogliono che i cittadini e le istituzioni vadano a vedere che cosa succede in quei luoghi, con l’obiettivo, attraverso il loro lavoro, di uscirne definitivamente.
Il 23 luglio del 2015 si svolge l’iniziativa “One night in Candoni”. Il piazzale del campo di via Candoni, nel quartiere Magliana, si riempie di persone che mangiano la cucina rom e ballano. Quella stessa sera nascono le “Gipsy Queens”, un gruppo di donne che promuove la conoscenza della cucina rom.
Da quel giorno le Gypsy Queens sono state contattate per organizzare dei catering da diverse organizzazioni e sono state invitate a intervenire in seminari e convegni soprattutto riguardanti il superamento dei campi rom e l’inclusione lavorativa.