“Il casting ha coinvolto 60 ragazzi e ragazze di tre classi seconde. Durante le riprese a fine maggio la scuola si è poi letteralmente aperta, si è mossa trasformandosi in un set.”
Spina nel Cuore è un progetto promosso dall’Istituto comprensivo ‘Via Frignani’ di Roma per la precisione a Spinaceto, quella che Nanni Moretti percorreva sulla vespa in Caro Diario. Spinaceto svetta appena oltre il raccordo ed è una di quelle periferie vivaci e complicate in cui, se hai dodici anni, hai davvero poche cose da fare : c’è il Centro di aggregazione giovanile ‘I ragazzi del muretto’, gestito da Arci Solidarietà in convenzione con il Municipio IX, c’è la parrocchia e poi c’è la scuola che, collaborando con l’associazionismo, ha portato tra i propri banchi il cinema, quello pensato, realizzato, prodotto, quello con i fari, i carrelli e l’aiuto regista che corre da tutte le parti intimando di fare silenzio.
Il progetto nasce dalla sinergia tra l’IC Frignani, Arci Solidarietà Onlus, Road To Pictures Film e Ucca ed è finanziato da Miur e MiBAC nell’ambito del bando Cinema per la scuola – Visioni fuori luogo. È stato pensato e realizzato interamente con gli studenti, a partire da quel nome scelto dai ragazzi del Centro di aggregazione giovanile che testimonia l’amore per un territorio (Spinaceto) dal quale, a quanto pare, non è necessario fuggire per fare un’esperienza importante e fuori dal comune.
Il progetto, avviato a gennaio, ha lasciato davvero tanto nella scuola: dopo un primo modulo di formazione sul cinema e sul suo linguaggio è stata realizzata la sceneggiatura, scritta con i ragazzi durante l’orario scolastico.
La scuola ha scelto di includere integralmente il progetto nelle sue attività curriculari e le insegnanti hanno inserito nelle proprie lezioni i contenuti educativi emersi nelle fasi di creazione del film, coinvolgendo così la letteratura, l’arte, la tecnologia, mentre il Centro di aggregazione giovanile ha realizzato laboratori di approfondimento sui temi trattati la mattina.
Il casting ha coinvolto 60 ragazzi e ragazze di tre classi seconde. Durante le riprese a fine maggio la scuola si è poi letteralmente aperta, si è mossa trasformandosi in un set, la campanella ha suonato pianissimo, le classi si sono spostate seguendo gli allestimenti, l’intero plesso si è letteralmente ammutolito dopo il ciak urlato dal regista Ciro D’Emilio e il corridoio in cui di norma è proibito andare troppo veloci è stato occupato dal binario del dolly, spinto e frenato dagli operatori in un silenzio in cui probabilmente quel corridoio non è mai piombato.
Il cortometraggio sarà proiettato in anteprima presso la scuola a settembre e sarà diffuso nella rete dei moltissimi circoli Ucca e Arci che operano con le scuole attraverso questo strumento unico che è il cinema
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Foto dal set a scuola: