12 aprile 2023
Con il terzo e ultimo appuntamento, è terminato ieri il laboratorio di narrazione del progetto “Strada Maestra”, che ha coinvolto ragazze e ragazzi della scuola media Gramsci.
Un incontro in cui studentesse e studenti hanno rivestito il ruolo di narratrici e narratori professionistə, partendo dal tema dell’assenza, assimilato alla condizione di mancanza di chi vive in strada.
I gruppi di lavoro hanno realizzato storie creative e originali, esplorando ambiti diversi: dall’amore romantico al mondo della fantascienza.
Ci salutiamo con una consapevolezza in più: lo strumento della narrazione, oltre a stimolare la fantasia e a incoraggiare le
attitudini personali, aiuta a gestire e a liberarsi dalle emozioni negative.
5 aprile 2023
Continua il laboratorio di narrazione con le ragazze e i ragazzi della scuola media I.C. Antonio Gramsci.
La promessa di sperimentare il ruolo del narratore è stata mantenuta e abbiamo letto la storia comune realizzata dalle classi II in totale libertà di espressione. Condividendo l’apporto di tuttə, hanno colorato insieme la storia iniziale con sfumature di fantascienza, in cui il mondo reale si intreccia con quello digitale.
Dopo la lettura di un racconto palestinese, ogni gruppo ha vestito i panni di un personaggio e ha espresso il punto di vista scrivendo una nuova storia. I diversi contributi e intuizioni innovative hanno arricchito di dettagli il racconto dando nuova vita ai personaggi.
Ci siamo lasciatə con l’invito di ragionare sul tema dell’assenza da cui partire per diventare narratori e realizzare da zero una storia originale nel prossimo e ultimo incontro.
29 marzo 2023
Abbiamo portato il laboratorio di narrazione del progetto Strada Maestra in trasferta nella scuola media I.C. Antonio Gramsci.
Dopo aver condiviso le azioni del progetto è stato proposto alle ragazze e ai ragazzi delle classi II di compilare un “identikit di chi vive in strada”.
Il punto di comune accordo che è emerso riguarda la risposta “In cosa è davvero bravo, quali sono le sue competenze?”. La quasi totalità delle risposte attribuisce abilità artistiche e una ricchezza culturale alle persone senza dimora, superando lo stereotipo che le considera ai margini della società.
Per il prossimo appuntamento ci siamo lasciatə con la promessa di metterci nei panni del narratore e compilare una storia comune, scritta a più mani con l’apporto di tuttə.





