Nel 2021 ci sono state, in Italia, 109 vittime di femminicidio e 89 vittime di violenza al giorno. Manca ancora un mese alla fine dell’anno. Solo il 15% delle donne denuncia gli abusi prima di essere uccisa.
Le violenze sono peggiorate nei periodi di lockdown e di restrizioni, sia nel 2020 che nel 2021. Nonostante questo, l’Istat ha riportato un calo del 43,6% delle denunce per maltrattamenti in famiglia nel periodo marzo-aprile 2020, mentre secondo D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza, che riunisce più di 80 associazioni che gestiscono centri antiviolenza e case rifugio su tutto il territorio italiano), il numero delle donne che si sono rivolte a un Centro antiviolenza per chiedere sostegno nel periodo aprile – maggio 2020 risulta aumentato del 79,9% rispetto a due anni prima.
Una dimostrazione di quanto i servizi di ascolto e di protezione, dai numeri verdi specializzati (1522) ai Centri Antiviolenza, siano diventati sempre più fondamentali; allo stesso tempo, c’è ancora molto da fare a livello legislativo per garantire prese in carico e soluzioni efficaci.
Le donne maltrattate devono avere la certezza di essere sostenute e aiutate tempestivamente per riuscire a fuggire da situazioni pericolose.
Come Arci Solidarietà Onlus condanniamo fermamente ogni forma di violenza, aderiamo alla protesta di Non Una Di Meno e saremo in piazza a Roma contro la violenza maschile e di genere il 27 novembre.