Il DDL Zan ha preso molto spazio nel dibattito pubblico durante l’estate e, come c’era da aspettarsi, ha polarizzato le posizioni in un modo non sempre appropriato e utile al tema che, è bene ribadirlo, riguarda il contrasto delle discriminazioni e delle forme di violenza ai danni delle persone LGBTQIA+, delle donne e delle persone con disabilità: un “semplice” fatto di civiltà.
Purtroppo, la proposta di Lega e Fratelli d’Italia di ricorrere allo strumento della “tagliola” (che in sostanza ferma l’esame degli articoli del disegno di legge) a voto segreto è stata approvata, nonostante alla conta i numeri fossero favorevoli per il centrosinistra: significa che qualcunə ha approfittato del voto segreto per affossare la legge.
Una legge che, lo ricordiamo ancora, riguarda la tutela di chi al momento non ne ha, di chi è ancora vulnerabile e “meno uguale degli altri” proprio perché lo Stato ancora non se ne vuole occupare.
Osservare come la discussione sul DDL Zan sia stata affossata, non con un dibattito in aula a carte scoperte ma con un voto segreto, fa ancora più male e fa ancora più arrabbiare.
Noi, come al solito, saremo sempre dalla parte giusta della barricata, le senatrici e i senatori, anche del centrosinistra, che hanno approfittato del voto segreto per distruggere mesi di discussione, dovranno decidere da che parte stare.
Arci Solidarietà Onlus è bisessuale, omosessuale, lesbica, transessuale, queer, asessuale e non smetterà mai di lottare .