A 41 anni dal suo omicidio, Valerio vive

Oggi ricorrono 41 anni dalla morte di Valerio Verbano, attivista militante appartenente all’area di Autonomia Operaia, che venne ucciso appena 19enne con un colpo di arma da fuoco, da tre uomini armati che si erano introdotti a volto coperto in casa.

Pur ritenendosi certa la matrice neofascista (Valerio stava compilando un dossier sul neofascismo), il movente e i responsabili dell’omicidio non sono stati mai accertati e tutte le inchieste non hanno portato ad alcuna verità giudiziaria.

Valerio verrà ricordato anche quest’anno in un corteo che si snoderà, come sempre, attraverso i quartieri del Tufello e di Montesacro.

Insieme ma distanziati, con appuntamento alle 16.30 a via Monte Bianco, perché non sbiadiscano nemmeno e soprattutto ora le battaglie che Valerio ha portato avanti.

Soprattutto in questo ultimo anno, in cui abbiamo toccato con mano la realtà di una città dove le disuguaglianze sono sempre più grandi, ma dove in tanti modi diversi abbiamo attivato e proseguito reti di solidarietà, prendendoci cura delle nostre comunità. 

Anche il writer Jorit ha dato il suo contributo con un murales con il volto di Valerio, proprio al centro del Tufello. Un altro tassello del lavoro sulla memoria di una figura che ha contribuito a scrivere una nuova grammatica dell’antifascismo militante femminista e antirazzista.

Info sul corteo qui —> bit.ly/valerio-vive

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