Il 21 febbraio è la Giornata Internazionale della Lingua Madre, istituita dall’UNESCO nel 1999 su proposta del Bangladesh, per ricordare la rivendicazione avvenuta nel 1952 da parte degli student* dell’Università di Dhaka, in difesa del bengalese come lingua ufficiale.
Una rivendicazione finita nel sangue. Da allora è maturata una maggiore coscienza del ruolo fondamentale che le lingue giocano nello sviluppo, ma c’è ancora tanto da fare: resta necessario promuovere il valore della madrelingua, la diversità linguistica e culturale e il multilinguismo.
Bisogna continuare a ribadire con forza il diritto di ogni comunità a parlare e studiare la propria lingua madre. Pluralità linguistica è sinonimo di inclusione.